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Gli amici di
Rossini: Giuseppe
Poniatowski, in Quadrivium, Nuova Serie, X, 1999.
Musica a Bologna, Musicisti a Bologna
Stanislao
Poniatovski, figlio di Casimiro, fratello maggiore del re di Polonia Stanislao II Augusto e Gran Ciambellano di
Polonia, nacque a Varsavia il 23 novembre 1754. Fin da giovane viaggiò molto in
Italia soffermandosi in special modo a Roma, dove risiedeva stabilmente una
colonia polacca nobile e raffinata. Nel 1784 il fratello di Stanislao, Michele,
divenne primate del regno di Polonia, cosicché i rapporti fra la famiglia
Poniatovski e Roma si fecero ancora più intensi. Le sempre più numerose soste
di Stanislao a Roma lo portarono a stabilirsi definitivamente nella capitale
dove, nel 1800, acquistò una bella
villa di via Flaminia, con magnifica vista su Villa Borghese. Roma era allora
tutta inclusa nell’ampia ansa del Tevere, tra porta Flaminia e l’isola
Tiberina, un abitato non grande, costellato di numerose chiese e con appena
150.000 abitanti. Grande proprietario terriero in Polonia, Stanislao divenne in
breve grande proprietario anche in
Italia: egli passava l’inverno
nella capitale,
la primavera e l’autunno sul lago di Albano e l’estate nei suoi
possedimenti di San Benedetto, a pochi chilometri da Mantova: le sue tenute
presso Roma e i latifondi dell’Italia settentrionale raggiunsero ben presto la
fama di essere i più moderni e organizzati della penisola. Fu a Roma verso
il 1804
che egli conobbe la giovane Cassandra
Luci in Beloch che si dice si fosse rifugiata nel suo
palazzo di
Via della
Croce per sfuggire
all’ennesima scenata di suo marito, l’anziano e
oscuro Vincenzo Beloch: si dovette sicuramente
trattare di un colpo di
fulmine se poco tempo dopo
Stanislao Poniatovski, elargito
un lauto appannaggio al Beloch perché rinunciasse a
ogni diritto matrimoniale, si unì con Cassandra
Luci, da lui
ribattezzata Caterina, nome
molto caro ai Poniatovski, dalla quale ebbe 5 figli: Isabella
(1806) Carlo
(1808), Costanza (1811) Giuseppe (1814)
e Michele (1816). Ricordiamo anche
che dal
1811 il
poeta Gioacchino
Belli divenne
segretario di
fiducia del
principe. Nel 1824 Stanislao liquidò tutti i suoi beni del Lazio e si
trasferì con la famiglia a Firenze. Educati nell’atmosfera
artistica di questa città, i due figli
Carlo e Giuseppe mostrarono fin
dall’infanzia una
speciale predilezione
per la
musica e
per il
canto, avendo
come maestro
il romano
Candido Zanotti.
Giuseppe in
particolare, educato al
Collegio dei
Padri Scolopi di
Firenze, dopo
essersi dedicato
allo studio
delle Scienze esatte,
le abbandonò per
lo studio
della composizione
e fu allievo
del musicista Ferdinando
Ceccherini dal
quale ebbe lezioni di contrappunto.
La sua
fama di
compositore e
di direttore
d’orchestra si
diffuse rapidamente;
in quest’ultima veste
tra l’altro
contribuì alla diffusione
della musica
di Beethoven,
dirigendo a
Firenze, per
tre anni
consecutivi, le
sue sinfonie. Nel
1834 Giuseppe
sposò la contessa
Matilde Perotti
dalla quale ebbe
un solo
figlio Stanislao
Augusto (1835-1908) futuro scudiero di
Napoleone III,
dal quale
ebbe origine
l’attuale discendenza.
Dopo la
morte del
padre Stanislao,
avvenuta nel
1833, i
figli, non
sentendosi più legati
a certe
convenzioni nobiliari
paterne, organizzarono
una sorta
di associazione musicale familiare,
servendosi come capitale dei
cospicui beni
ereditati e
della fama
del loro
nome. Carlo
cantava come
basso lirico,
sua moglie
Elisa contessa
di Montecatini
come soprano,
mentre Giuseppe
era tenore
e cantanti
erano anche
le loro
due sorelle
Isabella e
Costanza. I maggiori
impresari teatrali
cercavano di
ingaggiare i
Poniatowski perche’,
oltre alle
loro brillanti
qualità vocali, essi
cantavano gratuitamente
e pagavano
di tasca
propria pubblicità e
allestimento delle opere.
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