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Il monumento Rossini-Colbran alla Certosa di
Bologna, in "Il Carrobbio", XXX, 2004, pp.229-236.
Isabella Colbran era nata a Madrid il
2 febbraio 1785, figlia di Giovanni Colbran, violinista della cappella spagnola;
allieva di Girolamo Crescentini, si era imposta immediatamente come cantante di
grande talento e compositrice. La prima opera di Gioacchino Rossini interpretata
dalla Colbran fu Elisabetta, Regina d’Inghilterra, un dramma in due atti su
libretto di Giovanni Schmidt, rappresentato al Teatro San Carlo di Napoli dal 4
ottobre 1815; dopo l’Elisabetta, Isabella
CoIbran fu la prima interprete di tutte le opere serie italiane di Rossini, che
poi avrebbe sposato a Castenaso il 16 marzo 1822.
Giovanni Colbran aveva abbandonato la Spagna nei primi anni dell’800 per
avviare alla carriera teatrale la figlia Isabella, conducendola prima in
Francia, poi in Italia. Colbran godeva della protezione dei sovrani spagnoli: in
Italia si guadagnò quella del viceré Eugenio di Beauharnais a Milano e di
Gioacchino Murat a Napoli. Nel 1812 Giovanni Colbran acquistò dal Collegio di
Spagna una villa a Castenaso, vicino Bologna, lasciata poi in eredità a
Isabella, che vi abitò fino alla morte. La villa, poi venduta da Rossini nel
1851, fu distrutta da un incendio durante la Seconda guera mondiale ed oggi ne
resta solamente il pozzo e le colonne del cancello d’entrata.
Alla
morte di Giovanni Colbran, nel febbraio 1820, Gioacchino Rossini si propose di
far realizzare un imponente monumento funerario alla Certosa di Bologna.
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