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Rossini a Bologna, Note documentarie. In occasione della mostra 'Rossini a Bologna',
Pàtron, Bologna 2000, 185 pp.
Musica a Bologna, Musicisti a Bologna
Recensioni:
Il Resto del Carlino, 27 febbraio 2000 (Luca Orsi).
La Repubblica, 27 febbraio 2000 (Fabrizio Festa).
Musica e Scuola, XIV, 16, 2000, p. 17 (Piero Mioli).
Quaderni musicali marchigiani, 9/2, 2002, pp. 229-230 (Marco
Beghelli).
Il nome di Gioacchino
Rossini, compositore celebratissimo in tutto il mondo, è indissolubilmente legato alla città di Bologna, dove egli studiò ed abitò per la maggior parte della sua vita. Con la promozione della mostra ‘Rossini a Bologna’ (29 febbraio 1° aprile 2000), l’Accademia Filarmonica intende rendere omaggio a questa straordinaria figura di musicista. Nella mostra sono esposti in ordine cronologico circa 600 documenti ordinati in 116 pannelli, parte all’Accademia Filarmonica, parte all’Archiginnasio di Bologna. La mostra è stata divisa in 8 sezioni:
All’Accademia Filarmonica:
Gli anni di studio (1799-1812) pannelli 1-19. I Grandi successi (1812-1822) pannelli 20-30. Il primo matrimonio (1822-1829) pannelli 31-41. Tra Bologna e Parigi (1829-1838) pannelli 42-53.
All’Archiginnasio:
Gli anni d’oro del soggiorno bolognese (1838-1845) pannelli 54-85. Il secondo matrimonio (1845-1848) pannelli 86-95. L’addio (1848-1851) pannelli 96-102. Rossini e Bologna pannelli 103-116.
La mostra, particolarmente esauriente e dettagliata, ripercorre le varie tappe della presenza di Rossini a Bologna attraverso l’esposizione di lettere, manoscritti musicali, disegni, stampe e fotografie, così da tratteggiare un variegato quadro d’insieme. Attorno a Rossini ruotano una folta schiera di personaggi, dai suoi genitori Anna Guidarini e Giuseppe
Rossini, ai suoi insegnanti, in particolare il severo Padre Mattei, dalle sue due mogli, la capricciosa Isabella Colbran e l’austera Olimpia
Pélissier, ai suoi numerosi amici, nobili, musicisti e semplici cittadini. La personalità di
Rossini, personaggio emblematico di quel periodo, si delinea attraverso la sua straordinaria parabola umana, dai suoi primi strabilianti successi, all’improvviso abbandono della composizione a soli 38 anni. Ma la vera protagonista della mostra è Bologna, con la sua storia, i suoi palazzi, le sue vie, la sua gente, in un periodo turbolento di transizione che va dall’ascesa di Napoleone Bonaparte all’unità d’Italia.
Il catalogo della mostra ripropone fedelmente l’elenco dei documenti esposti e le didascalie che li accompagnano, in modo da essere utile strumento di consultazione anche per tutti coloro che non abbiano avuto occasione di visitare la mostra personalmente. Le note illustrative sono state necessariamente ridotte all’essenziale, ma il lettore interessato potrà trovarvi tutte le indicazioni bibliografiche necessarie per un eventuale approfondimento della ricerca.
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di Maria
Chiara Mazzi
La più ampia rassegna di links su Rossini si trova sul sito della Deutsche
Rossini Gesellschaft
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