Dalla Russia con ardore
La pianista Sabrina Avantario ha dedicato un pregevole recital alla memoria di Scriabin in un concerto tenutosi l’11 novembre a Bologna nell’ambito dello Slavia Festival.

Recensione di Caterina Criscione, in Piano Time, gennaio 1996

Slavia Festival è una breve manifestazione legata al nutrito calendario dell’Accademia Filarmonica di Bologna. Una delle poche in Italia nate con la particolarità di essere specificamente dedicate ai compositori russi.
Dall’11 novembre al 16 dicembre, sei concerti in collaborazione con l’A.Gi.Mus. di Bologna hanno reso omaggio ai più celebri musicisti della Russia tra Otto e Novecento tra cui Scriabin, Rimskij Korsakov, Cajkovskij, Ljadov, Prokof’ev, Balakirev, ma nache a meno noti come Akimenko o gli ucraini Ljatosinskij e Sillinger.
Quest’anno il concerto inaugurale della seconda edizione, tenuto dalla pianista Sabrina Avantario nella Sala Mozart dell’Accademia Filarmonica, è stato dedicato alla memoria di Aleksander Scriabin. Non solo a lui, ma anche alla sua famiglia e ad alcuni compositori contemporanei che a Scriabin si sono voluti ispirare per trarne delle composizioni pianistiche come il ceco Lubos Fiser, che nel 1969 ha scritto una Sonata sul tema della decima Sonata di Scriabin, o il ventinovenne triestino Andrea Musizza con il suo breve Omaggio a Scriabin (1994). Musica affascinante quella di Alexander Scriabin, che ha saputo rinnovare l'impronta chopiniano-romantica del linguaggio pianistico dall'interno, arricchendolo di una originale sensibilità timbrica, armonica, di una sensualità che apre le porte al Novecento e che il musicista moscovita non tardò ad esprimere: già in primi pezzi giovanili come il Canone, scritto all'età di appena undici anni, o i Tre pezzi op.2 e in alcune Mazurke (1889) - presentati in apertura di concerto - si scoprono le affinità ma anche le nuove suggestioni, sotto un'impeccabile chiarezza formale e la semplicità degli spunti, con il pianoforte romantico. Appena teen-ager, Scriabin aveva già trovato la sua strada. ed è piacevolmente straordinario scoprire come anche suo figlio Julian tristemente scomparso a soli undici anni (annegò nel fiume Dnepr, nell'estate 1919) aveva già rivelato il prorpio talento di compositore, sulla scia di suo padre: il Preludio op.2, i Preludi op.3 e l'ultimo composto nel '19 (pochi mesi prima che morisse) sono carichi di impeto, di spontaneità espressiva e di ricerca armoniosa. Pezzi nati nel loro tempo, fatti di critica - ma come trasognata - reazione al linguaggio tonale, e che meriterebbero a pieno titolo di entrare nel repertorio concertistico. Sabrina Avantario ha poi proseguito il suo ben pensato recital con l'Omaggio a Scriabin di Musizza - che attinge soprattutto dai colori e dalle caratteristiche tecniche del pianismo scriabiniano - con la Sonata di Fiser, passando anche attraverso una serie di altri pezzi di Scriabin. L'interessante cerchio di è chiuso con i due Poemi op.32, del 1903, il secondo dei quali era già stato concepito dal musicista ancora adolescente per un'opera lirica mai ritrovata.

Caterina Criscione

 

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