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Caleidocicli
musicali: Simmetrie infrante dei suoni, Con saggi di Renzo Cresti, Giovanni
Guanti, Moreno Andreatta, Carmine Emanuele Cella, Nuova edizione, Milano, Rugginenti 2010,
264 pp.
Recensione di Benedetta Saglietti, in Il giornale
della musica, n. 287, dicembre 2011, p.25
Moduli armonici ciclici, che individuano cioè collegamenti accordali ricorrenti
a distanza di intervalli regolari, sono stati usati da molti compositori del
Novecento (Ravel, Stravinskji, Szimanowsky, Bartók, Skrjabin) senza che tuttavia
si giungesse a una sistematizzazione. Già Domenico Alaleona aveva osservato come
un accordo che divida in parti uguali l'ottava può appartenere a tante tonalità
quanti sono i suoni che lo compongono e aveva notato la tendenza alla
ripetizione periodica di elementi musicali, caratterizzati da ambiguità e
sospensione, che hanno la tendenza a tornare alla posizione iniziale. Da queste
premesse, andando alla ricerca delle diverse possibilità di collegare un accordo
con se stesso, Luigi Verdi sviluppa un'originale tecnica di composizione
musicale a carattere ricorsivo chiamata "caleidociclica" (come i procedimenti
grafici di Escher). Verdi individua quindi le famiglie modali tipiche di ogni
accordo risultante dal diverso numero di note in comune fra le sue
trasposizioni, rendendole, a livello grafico, con la rappresentazione
vettoriale. Il testo illustra teoria e pratica della tecnica compositiva, anche
visivamente grazie all'elaborazione geometrica. Gli esempi musicali si ascoltano
sul sito dell'editore. Un libro che entusiasmerà i fan di Douglas Hofstadter.
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