Musica a Bologna, Musicisti a Bologna
Mozart a Bologna, tra Accademia Filarmonica e Villa Pallavicini. Bologna 2000, 36 pp. In occasione del restauro di Villa Pallavicini a Bologna, e della sua destinazione a Istituto di Studi Avanzati dell'Università di Bologna.

Recensioni:
Musica e Scuola, XIV, 16, 2000, p. 17 (Piero Mioli)

Mozart a Bologna Nato a Salisburgo nel 1756, Wolfgang Amadeus Mozart sin dalla più tenera età fu ospite nelle più importanti città e corti europee, ammirato e vezzeggiato per le sue straordinarie doti musicali. A soli quattro anni compose il suo primo minuetto ed a sei anni suonò alla presenza dei sovrani nelle corti di Vienna, Parigi e Londra. All’età di quattordici anni compì il primo dei suoi tre viaggi in Italia, e Bologna fu sicuramente una delle tappe più importanti di quel viaggio; nel corso di una prima breve sosta nel mese di marzo del 1770, Wolfgang, accompagnato dal padre Leopold, valente musicista e compositore, entrò in contatto con l’ambiente culturale bolognese, esibendosi in una Accademia musicale nel palazzo del conte Gian Luca Pallavicini in Strada San Felice; tornò quindi a Bologna in luglio e vi si trattenne fino alla metà di ottobre, soggiornando nella magnifica Villa Pallavicini alla Croce del Biacco; in quel periodo Wolfgang si preparò a sostenere l’esame di aggregazione alla celebre Accademia Filarmonica di Bologna, sotto la guida di Padre Martini, allora nume tutelare della cultura musicale europea. L’aggregazione all’Accademia Filarmonica di Bologna costituiva un titolo particolarmente importante per i compositori di tutta Europa e poteva essere ottenuta sostenendo un difficile esame, consistente nel realizzare a quattro voci una antifona tratta dal graduale romano. Poiché il giovane Mozart non possedeva ancora appieno le regole del contrappunto, la sua prova non risultò del tutto conforme ai rigidi canoni accademici, tanto che fu necessario l’intervento di Padre Martini il quale, intuendo il genio del giovinetto, gli passò di nascosto la versione corretta del compito. Al soggiorno di Mozart a Bologna sono legati numerosi personaggi, dal conte Gian Luca Pallavicini e la sua famiglia, al celebre cantante castrato Carlo Broschi detto Farinelli, che risiedeva a Bologna in una sontuosa residenza fuori Porta Lame, oggi purtroppo distrutta; dai compositori Vincenzo Manfredini e Joseph Myslivecek, allo storico della musica inglese Charles Burney, che proprio nell’estate del 1770 era di passaggio a Bologna; dagli austeri Accademici Filarmonici a Padre Giambattista Martini, figura centrale del Settecento musicale europeo, al quale Mozart fu sempre riconoscente tanto da scrivere nel 1776: “Reverisco devotamente tutti Sgri Filarmonici; mi raccomando via sempre nelle grazie di lei e non cesso d’affligermi nel vedermi lontano dalla persona del mondo che maggiormente amo, venero e stimo, e di cui inviolabilmente mi protesto di Vostra Paternità molto Reverenda”.

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