Celebrazioni all'Osservanza - 9 maggio 2004
Omaggio a Stefano Gobatti (1852-1913)

In collaborazione con il Comune di Bergantino
e il Conservatorio Statale di Musica "A. Buzzolla" di Adria

Omaggio a Stefano GobattiAttorno al 1870 Stefano Gobatti conobbe un periodo di grande popolarità, quando la sua prima opera I Goti, rappresentata in prima assoluta al Teatro Comunale di Bologna nel dicembre 1873, suscitò tali entusiastici consensi da venire ricordata dagli storici come uno dei più clamorosi successi dell’intera storia del melodramma. Gobatti fu insignito della cittadinanza onoraria bolognese a soli 21 anni, ma dopo che I Goti ebbero percorso trionfalmente i maggiori teatri italiani, le sue opere successive, Luce (1875) e Cordelia (1881), ottennero minore successo, mentre la sua ultima opera Massias non fu mai rappresentata. Gobatti visse l’ultimo periodo della sua vita ospite del Convento dell’Osservanza di Bologna. Riposa alla Certosa di Bologna.
Oggi, con atteggiamento nuovo, possiamo ascoltare la musica di Gobatti senza pregiudizi e valutarne appieno il suo valore: riscoprire l’opera di Gobatti, un musicista che ha segnato un periodo della vita musicale bolognese e italiana della seconda metà dell’Ottocento, rappresenta una  iniziativa di notevole valore culturale.
Stefano Gobatti scrisse il Massias tra il 1905 e il 1912, mosso dall'intima esigenza di esprimere il suo mondo interiore attraverso il linguaggio artistico della musica, che gli era congeniale, attratto anche dalla delicata storia del trovatore gallego Massias, vissuto intorno alla metà del XII secolo.  Molte persone assai influenti si interessarono per portare sulle scene la nuova opera di Gobatti, già completamente strumentata, ma si scontrarono contro le diffidenze del Maestro, che era vissuto troppo appartato per rientrare nella vita tumultuosa del teatro.
Quei pochi che poterono privatamente ascoltare la musica di Massias, assicuravano che essa era veramente bella e che costituiva, senza dubbio, il testamento spirituale del Maestro.
La partitura di Massias è oggi conservata presso il Fondo Gobatti della Biblioteca comunale di Bergantino (RO). Alcune  pagine significative dell'opera, dopo il lavoro di  revisione critica a cura di Luigi Verdi, vengono presentate al pubblico per la prima volta, nella versione  per orchestra d'archi.  

Stefano Gobatti - Massias
Massias (1905-1912)
Pagine scelte
Trascrizione e revisione di Luigi Verdi
Soprano: Luisa Giannini
Tenore: Daniele Gaspari
ORCHESTRA D’ARCHI CITTA’ DI ADRIA
DIRETTORE
:  Luigi Verdi
Registrazione dal vivo effettuata il 9 maggio 2004 nella Chiesa dell’Osservanza di Bologna.
Sound Engineer: Giampaolo Foresti. IL BAULE DEI SUONI

Concerto 9 maggio 2004

 

 


Dal I atto
1. Preludio
2. Interludio e Aria “Mi piace la perla” (soprano)
3. Duetto “Resto qui per saper se di Castiglia”  (soprano e tenore)
Dal II atto
4. Aria “Al bel Massias” (soprano)
Duetto “O fior di paradiso” (soprano e tenore)
Dal III atto
5. Aria “A cagion di mie rime” (tenore)
Duetto “Ritraggiti in te stesso” (soprano e tenore)
Dal IV atto
6. Aria “La mia gioia assai breve e’ durata” (tenore)
7. Finale “(tenore)  

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