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Kandinskij e Skrjabin. Realtà e Utopia nella Russia pre-rivoluzionaria. Ristampa
dell'edizione del 1996, Lucca, Lim-Tascabili, 2019, 176 pp.
PRESENTAZIONE: Bologna, Sala Mozart, 23 maggio 1996.
Recensioni:
Giornale della Musica, 120, ottobre 1996 (Maria
Girardi).
Suonare News, luglio/agosto 1996, pp.55 (Alice
Bertolini).
Alla Ribalta, giugno 1996, pp.13-14 (Alessandra
Doria).
Civiltà musicale, 25, XI, 3, 1996, pp.88 (Piero
Santi).
Musica e Scuola, XI, 3, 1997, pp.15 (Piero
Mioli).
Rivista Italiana di Musicologia, XXXII, 1997, pp.178-81 (Donata
Brugioni).
Antroposofia. Rivista di scienza dello spirito, maggio-giugno 2007 (Emanuela
Portalupi)
La vita culturale russa dei primi anni del Novecento, vista attraverso l’opera di due artisti come Skrjabin e
Kandinskij, per molti versi emblematici di quel periodo, appare come un momento fondamentale e
determinante per tante esperienze artistiche successive. Il rapporto fra musica e pittura è il filo conduttore attraverso il quale si dipana la
trattazione, dalla sinestesia alla fusione delle arti, fino alla teorizzazione dell’ ‘opera d’arte totale’. Le numerose citazioni che percorrono lo scritto sono tratte per lo più da materiale bibliografico in lingua straniera. Si è reso perciò necessario un lavoro di traduzione sui testi che, a meno di quei casi in cui era
disponibile una versione in italiano (tutti specificati nelle note), l’autore ha
effettuato personalmente. Il libro è diviso in tre parti, ognuna di sette capitoli, quasi a voler
sottolineare, anche nella sua partizione, l’importanza dei simboli numerici nell’opera di Skrjabin e di
Kandinskij.
Precede un’introduzione a carattere generale mentre, nel Finale, sono meglio delineate alcune vicende artistiche parallele a quelle di Skrjabin e di
Kandinskij, a confermare l’influenza del loro pensiero nel corso di tutta l’arte del ventesimo secolo.
INDICE
Premessa
INTRODUZIONE
La vita culturale russa fra il diciannovesimo e il ventesimo secolo
PRIMA
PARTE
Alle origini
1. Skrjabin
e Kandinskij
2. Kandinskij
e la Russia
3. Skrjabin e il
linguaggio poetico simbolista
4. Atmosfera culturale
russa agli inizi del ventesimo secolo
come
appare dagli scritti di Kandinskij e di Skrjabin
5.
Il nuovo ordinamento spirituale
6. Influssi esoterici:
teosofia e antroposofia
7. Skrjabin e le scuole
esoteriche
SECONDA
PARTE
Suoni e colori
8. Aspetti del fenomeno
sinestesico
9.
Dello spirituale nell’arte e Il
cavaliere azzurro
10. Il rapporto suono-colore in Skrjabin e in Kandinskij
11. Il Prometeo di Skrjabin:
problemi esecutivi
12. Proposta per una rappresentazione grafica del Prometeo
13. Interpretazione della parte Luce del Prometeo
secondo
Il
linguaggio dei
colori
di Kandinskij
14. Il significato simbolico dei colori
TERZA PARTE
Sintesi
fra le arti
15.
L’opera
d’arte totale
16. I1 significato della danza
17. Il ruolo della danza nell’opera d’arte totale
18.
Il ruolo del teatro
19. L'arte della parola
20. Le Composizioni sceniche di Kandinskij
21. Il ruolo dell’architettura
FINALE
In margine
22.
Affinità fra gli artisti dell'”età d’argento’
23. L’influenza di Skrjabin nella
Russia post-rivoluzionaria
24. La ricerca sul rapporto
suono-colore al Bauhaus
25. Rapporto suono-colore in alcuni
compositori del ventesimo secolo
Bibliografia essenziale
Indice
dei nomi
INTRODUZIONE
La vita culturale russa fra il diciannovesimo e il ventesimo secolo
Gli anni compresi fra la fine del diciannovesimo e l’inizio del ventesimo secolo furono fortemente pervasi da un senso di attesa escatologica, che trovò compiuta espressione nel pensiero e nell'estetica degli artisti simbolisti. Questi consideravano l'arte come nucleo essenziale dell'attività umana: con la sua forza essa doveva essere chiamata a rigenerare e ad illuminare l'umanità intera.
Skrjabin e Kandinskij appartenevano entrambi a questo mondo tutto proteso verso l’affermazione di un nuovo ordine spirituale, impregnato di misticismo e influenzato dalle scienze occulte: le loro opere, per essere pienamente comprese, devono perciò inquadrarsi nella generale atmosfera culturale e artistica di quel periodo che, nonostante le accuse di ‘decadenza’, “fu uno dei più intensi e fecondi della cultura russa, tanto che ancora oggi non se ne può dire esaurita la
conoscenza fattuale, per non parlare poi della sua conoscenza approfondita”.
Durante la cosiddetta ‘età d'argento’ dell'arte russa, compresa all'interno di circa un trentennio fra il 1895 e il 1925, si svilupparono in modo unitario, pur nella grande varietà delle esperienze, la ricerca letteraria e filosofica assieme a quella artistica e musicale; fra le varie esperienze si stabilì così una fitta rete di relazioni che, lungi dal togliere autonomia alle singole arti, fornì ad esse strumenti espressivi più adeguati alla rinnovata atmosfera culturale.
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Sullo
stesso argomento:
La sinestesia nella poetica di Skrjabin, di
Cristina
Ceroni
The mythical time in Scriabin, di Lia
Tomás
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