L’importanza del numero nell’opera pianistica dell’ultimo Skrjabin, in “Civiltà musicale”, 34, 1999, pp. 61-70.

Sul piano formale, l’invenzione di Skrjabin sembra essere piuttosto debole, con frequenti ripetizioni di frasi o d’intere sezioni. E’ necessario però non soffermarsi a questa prima impressione, ma provare a verificare se l’impiego di forme ripetitive e spesso simmetriche non provenga da un’eventuale struttura nascosta che si esprima attraverso numeri o proporzioni: per Skrjabin, infatti, la musica era essenzialmente una scienza matematica, manifestazione tangibile delle proprietà nascoste del numero, in accordo con l’antica concezione che viene fatta risalire a Pitagora di Samo.
Lo schematismo di Skrjabin si esprime innanzitutto in un’architettura formale quadrata; quando egli cominciava la composizione di una nuova opera, calcolava esattamente la funzione di ogni nota, sostenendo che: “la forma deve essere chiara come un cristallo di roccia”.
Riguardo all’importanza del numero nell’opera musicale di Skrjabin, il biografo Leonid Sabaneev riferisce che il compositore basava le sue opere soprattutto su formule costruttive razionali; secondo lui l’onnipresenza del numero nell’Universo doveva ripercuotersi anche sull’“Opera d’arte totale”, e da ciò derivava un gran rigore nella sua struttura:
"Skrjabin amava illustrare il suo pensiero con diagrammi e grafici: egli li tracciava con gran minuzia, con il regolo e il compasso. Con linee e figure geometriche tentava di rappresentare le relazioni tra il mondo, l’uomo e Dio, tra la realtà, l’arte e la religione".
Il fatto che delle idee potessero esprimersi facilmente in uno schema elegante, era interpretato da Skrjabin come una prova inconfutabile della loro esattezza:
"E' necessario che la forma risulti perfetta come una sfera, come un cristallo. Non posso terminare prima di essermi reso conto che la sfera è compiuta. Ho sempre sostenuto che nella composizione la matematica deve giocare un ruolo importante. Talvolta nelle mie composizioni si svolge tutto un calcolo matematico, il calcolo della forma... e il calcolo del piano della modulazione. Tale calcolo non deve essere casuale... altrimenti la sua forma non sarà cristallina".

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