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Pantheon bolognese. Note poco note, in "Grand tour, grand piano. Il pianismo
romantico
a diporto per l'Italia dell'Ottocento", Atti del Convegno 2 ottobre
2010, a cura di Piero Mioli, Bologna, Pàtron 2014, pp. 75-122.
Il titolo del mio contributo riprende il
titolo di una rassegna di sedici concerti che avevo organizzato
all’Accademia Filarmonica di Bologna nel 1997-1998, una rassegna dedicata ai
protagonisti della cultura musicale di Bologna. Più specificamente mi
occuperò in questa sede del repertorio pianistico di autori bolognesi o
legati a Bologna nell’Ottocento e all’inizio del Novecento, accennando solo
brevemente al più importante rappresentante della scuola, Stefano Golinelli,
oggetto di un altro studio in questo volume, e tralasciando le figure di
Giuseppe Martucci, Marco Enrico Bossi e Ottorino Respighi, musicisti di
rilevanza assoluta, per il cui contributo “bolognese” si rimanda ad altri
autorevoli studiosi. Tratterò quindi dei compositori che con un termine
convenzionale vengono definiti “minori”, pur con tutte le riserve su questo
termine mal definito, trattandosi spesso di autori tuttaltro che minori,
almeno in ambito locale, e la cui rivalutazione dovrebbe partire da uno
studio e da un’analisi del loro, a volte, cospicuo e rilevante repertorio.
Per questo, a delle brevissime schede di presentazione degli autori più
importanti, ho fatto seguire un elenco delle loro opere pianistiche più
significative o almeno di quelle più facilmente rintracciabili nelle
biblioteche italiane, augurandomi che questo possa essere di stimolo per un
ulteriore approfondimento. Infine nell’Appendice finale si approfondiscono
le figure di Bruno Mugellini e Antonio Ricci Signorini, pianista e
compositore emblematici del nostro ideale Pantheon bolognese, e si propone
un inedito catalogo di opere pianistiche e da camera di vari autori,
dedicate a Bologna.
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