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Musica
a Bologna, Musicisti a Bologna
"Una passeggiata tra le memorie della città della musica”, Comune di
Bologna, nell’ambito del Progetto Nuove Istituzioni per Comunicare la Città.
Recensioni:
La storia scritta nelle tombe (Nicola, Cappellini), Il Resto del Carlino (27
febbraio 2004 IX)
In Certosa a caccia di musicisti (Il. Ve.), La Repubblica (27 febbraio 2004 II)
Bologna rende omaggio ai suoi musicisti più illustri (Silvia Cosenzi), Suonare
News (aprile 2004)
È stato pubblicato dal Comune di Bologna un pieghevole
che propone una
passeggiata fra le tombe dei musicisti alla Certosa. L'importanza di Bologna
nella storia della musica si riflette naturalmente nel suo cimitero, dove sono
sepolti, per citare i più noti, il Farinelli, Isabella Colbran Rossini, Stefano
Gobatti, Ottorino Respighi, su fino a Mariele Ventre e a Vladimir Delman.
Ne è autore il compositore e musicologo Luigi Verdi, che ha potuto giovarsi
della collaborazione di Roberto Martorelli per le fotografie e la ricerca dei
sepolcri, nonché della topografia digitale della Certosa realizzata da Ruggero
Zanetti e Michele Lodi.
È il secondo numero della collana "Certosa di Bologna - Arte e
Storia", coordinata da Mauro Felicori, che guiderà cittadini e turisti in
quel tesoro di cultura che - non diversamente da tanti altri in Italia - è il
cimitero bolognese.
Il pieghevole "Una passeggiata tra le memorie della città della
musica", edito in 5mila copie, viene offerto gratuitamente a tutti gli
appassionati di musica grazie al contributo della Fondazione del Monte
di Bologna e Ravenna (ANSA, 26 febbraio 2004).
Presentazione: Palazzo d’Accursio di Bologna (26 febbraio
2004). Visita guidata
alle Tombe dei musicisti alla Certosa di Bologna (4 giugno 2004).
Ringrazio
molto Mauro Felicori che mi ha coivolto in questa iniziativa. Quando abbiamo
iniziato la ricerca conoscevano non più di cinque o sei tombe di musicisti alla
Certosa. Ci siamo chiesti se fare un opuscolo solo dedicato a queste tombe più
conosciute oppure se fare una ricerca più approfondita, e costruire un vero e
proorio percorso, cercando di individuare il maggior numero di tombe di
musicisti.Abbiamo così preparato un elenco di circa 100 musicisti che dal 700 al
900 avevavano operato a Bologna, e con molta pazienza abbiamo verificato se
erano sepolti in Certosa.Grazie al lavoro approfondito di censimento portato
avanti da Roberto Martorelli sono state individuate circa 70 tombe di musicisti
bolognesi, ma quello che più è importante e che si tratta anche di tombe di
valore artistico e storico a volte molto notevole. Il progetto iniziale à andato
così ampliandosi notevolmente. E’ chiaro che la nostra ricerca non voleva né può
essere esaustiva, ma comunque nel complesso mi sembra piuttosto ampia.Nel
preparare il pieghevole, abbiamo poi dovuto decidere se fornire informazioni
generiche oppure più dettagliate ad abbiamo optato per questa seconda soluzione,
offrendo, anche se in uno spazio limitato come quello di una brochure, il
maggior numero di informazioni, quindi oltra la piantina con la localizzazione
delle tombe, anche I dati anagrafici delle singole personalità sepolte, e un
considerevole numero di immagini delle tombe più significative e ritratti dei
musicisti.Solo due parole sulle tombe più conosciute e importanti. Fra le tombe
più antiche senz’altro quella del celebre cantante castrato Farinelli, che fu
traslato in Certosa nel 1810 dal Convento dei Cappuccini: fino a pochi anni fa
la tomba si riteneva fosse dispersa, e la lapide è stata recentemente restaurata
a cura del Centro Studi Farinelli.
Nell'antica tomba Fornasari dello scultore Giovanni Putti (1818) riposa il
compositore del XVIII secolo Lorenzo Gibelli. Le lapidi sepolcrali dei due più
importanti musicisti bolognesi di quell’epoca, Giovanni Battista Martini e
Stanislao Mattei, si trovano invece nella Chiesa di San Francesco.
Altra antica storica tomba è quella acquistata da Gioacchino Rossini nel 1820,
opera dallo scultore Del Rosso di Carrara (1823) dove riposano entrambi i
genitori del celebre musicista, Giuseppe Rossini, suonatore di tromba, e Anna
Guidarini, cantante. Nella stessa tomba è sepolta anche la prima moglie di
Rossini, la cantante Isabella Colbran, e suo padre Giovanni Colbran, che fu
violinista della cappella spagnola. Di particolare interesse artistico sono poi
le tombe delle cantanti Brigitta Bavosi, Brigitta Giorgi-Banti e Adelaide
Borghi-Mamo: quest’ultima, una delle più celebrate interpreti del XIX secolo,
riposa in un sarcofago sovrastato da una bella scultura, opera di Enrico
Barbieri (1894): accanto a lei è la figlia Erminia Borghi-Mamo, anch’essa
cantante.
Da segnalare poi la lapide funeraria del compositore Stefano Gobatti, che con
la sua prima opera I Goti (1873) ottenne un clamoroso successo al Teatro
Comunale di Bologna, tanto da essere insignito della cittadinanza bolognese…e
l’elegante cippo funerario col busto in bronzo di Rodolfo Ferrari, direttore
d’orchestra fra i più acclamati del primo Novecento, opera dello scultore
Leonardo Bistolfi (1919).
Il più celebre compositore bolognese, Ottorino Respighi, è sepolto in una
elegante arca del Campo Carducci accanto alla moglie, la compositrice Elsa
Olivieri Sangiacomo: qui il celebre musicista fu traslato da Roma, e posto in
un’arca accanto ad alcune pietre della via Appia antica romana, appositamente
fatte giugere dala capitale per volontà di sua moglie, a ricordo della
composizione più celebre del marito, “I pini di Roma”.
Tra le tombe più recenti, quella della direttrice del Piccolo coro dell'Antoniano
Mariele Ventre, che riposa in un sarcofago decorato da un'immagine della
Madonna, ultima opera dello scultore Cleto Tomba (1995), e quelle del celebre
direttore d’orchestra Vladimir Delman, sepolto nel cimitero ebraico.
Penso che questo opuscolo possa costituire uno strumento utile di
approfondimento e di riflessione in uan città come Bologna, che à stata
giustamente definita “città della musica”.
Grazie.
Luigi Verdi
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