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Antonio
Bernacchi Bernacchi morì a Bologna in Via Galliera in casa di Gaetano
Berselli «speziale arricchito coll’appalto dell’allume morto a
Civitavecchia il 10 ottobre 1770»;[1]
la casa si trova all’attuale numero civico 15 (già 485) di Via Galliera.
[1] Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna (…),Tipografia delle Scienze, Bologna 1868 sgg,, II, p. 201. [2] Frati indica di averne avuto notizia dagli «spogli dei libri battesimali fatti dal conte Carrati ed esistenti presso la Biblioteca Comunale di Bologna»: L. Frati, Antonio Bernacchi e la sua scuola di canto, cit. p. 473. I documenti di archivio su Antonio Bernacchi sono piuttosto scarsi. Ancora oggi lo scritto di Frati rappresenta un importante riferimento. Nel 1685 nacquero anche Johann Sebastian Bach, Georg Friedrich Händel e Domenico Scarlatti. Anche l’anno di morte di Bernacchi è una anno musicalmente di rilievo, essendo la nascita di Wolfgang Amadeus Mozrart. [3] G. Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, cit., V, p. 165 [4] In Via Santa Margherita 1432 (oggi 6) ebbe residenza invernale il Farinelli dal 1760 alla morte. Riferisce il Guidicini (III, 142) che «merita ricordanza che al piano superiore di questa casa vi abitò finchè visse, il famoso musico cavalier Carlo Broschi detto Farinello, cavaliere di Calatrava, che stette molti anni alla corte di Filippo V e della Parmense, sovrani di Spagna, poi morto in Bologna il 16 settembre 1782». La casa era di proprietà di Costanzo e Giacomo Zambeccari. Cliccare qui per richiedere il testo completo
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