Del musico Antonio Maria Bernacchi nel 250° della morte, in  "Un anno per tre filarmonici di rango: Perti, Martini e Mozart" a cura di Piero Mioli, Bologna, Pàtron 2008, pp.125-46.

Antonio Bernacchi Bernacchi morì a Bologna  in Via Galliera in casa di Gaetano Berselli «speziale arricchito coll’appalto dell’allume morto a Civitavecchia il 10 ottobre 1770»;[1] la casa si trova all’attuale numero civico 15 (già 485) di Via Galliera.
Nell’Archivio Generale Arcivescovile, dove sono conservati gli atti di Battesimo di Bologna, è stato individuato l’atto di battesimo di Antonio Bernacchi:
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Da questo documento si apprende che Bernacchi era nato il 21 giugno e non 23 giugno 1685, come riportano tutte le enciclopedie come data ufficiale, riferendosi alle indicazioni di Frati.[2] Il documento riferisce che l’abitazione dove nacque Bernacchi si trovava sotto la Parrocchia di San Martino della Croce dei Santi (conosciuta anche come San Martino dell’Aposa o San Martino maggiore, in Via dello Spirito Santo 1355, oggi Via Val d’Aposa 13),[3] e che padrino e madrina di battesimo erano stati due personaggi delle famiglie nobili bolognesi più in vista: il Marchese senatore Tommaso Campeggi e Argia Fava Ghisilieri; ciò induce a pensare che Bernacchi appartenesse a una famiglia altolocata o benestante.
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Per ricordare Bernacchi, il Centro Studi Farinelli ha proposto di far apporre una lapide sulla facciata del palazzo dove il grande cantante morì, in Via Galliera 15, oggi proprietà della Padusa s.p.a. L’amministrazione del palazzo ha accolto con favore la proposta di apporre la lapide commemorativa, con il testo seguente:

Qui morì il 16 marzo 1756 Antonio Bernacchi / vanto e decoro della scuola bolognese di canto / percorse i teatri e le corti d’Europa / ovunque acclamato / a Bologna ebbe folta schiera di allievi / tra cui il SOMMO Farinelli / E Il GRANDE TENORE ANTON RAAF / Il Centro Studi Farinelli / nel 250 anniversario della morte

 


[1] Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna (…),Tipografia delle Scienze, Bologna 1868 sgg,, II, p. 201.

[2] Frati indica di averne avuto notizia dagli «spogli dei libri battesimali fatti dal conte Carrati ed esistenti presso la Biblioteca Comunale di Bologna»: L. Frati, Antonio Bernacchi e la sua scuola di canto, cit. p. 473. I documenti di archivio su Antonio Bernacchi sono piuttosto scarsi. Ancora oggi lo scritto di Frati rappresenta un importante riferimento. Nel 1685 nacquero anche Johann Sebastian Bach, Georg Friedrich Händel e Domenico Scarlatti. Anche l’anno di morte di Bernacchi è una anno musicalmente di rilievo, essendo la nascita di Wolfgang Amadeus Mozrart.

[3] G. Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, cit., V, p. 165

[4] In Via Santa Margherita 1432 (oggi 6) ebbe residenza invernale il Farinelli dal 1760 alla morte. Riferisce il Guidicini (III, 142) che «merita ricordanza che al piano superiore di questa casa vi abitò finchè visse, il famoso musico cavalier Carlo Broschi detto Farinello, cavaliere di Calatrava, che stette molti anni alla corte di Filippo V e della Parmense, sovrani di Spagna, poi morto in Bologna il 16 settembre 1782». La casa era di proprietà di Costanzo e Giacomo Zambeccari.

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