|
Gli accademici pianisti dell'Accademia
Filarmonica nell'Ottocento, in "La musica
a Bologna: Accademia Filarmonica. Vicende e personaggi". Bologna, AMIS 2001
Nel
corso di tutto il secolo XIX, furono aggregati all'Accademia Filarmonica di
Bologna poco meno di 2000 musicisti, e fra loro circa un centinaio sono nomi
ancora oggi ricordati.
Il
primo nome di un certo rilievo č quello di Giuseppe Rossini, il padre di
Gioacchino, aggregato nel 1801 (n.735), l'ultimo quello di Lorenzo Perosi,
aggregato nel 1900 (n.2585).
I
musicisti venivano aggregati in tre classi distinte, suonatori, cantanti e
compositori (ordinari o numerari), ma solo i compositori numerari potevano
ricoprire le cariche ufficiali di Presidente, Vice-Presidente e Consigliere
d'arte.
Le
modalitą che consentivano l'aggregazione all'Accademia erano sostanzialmente quattro:
1°
Ammissione con esame per musicisti giovani, il cui curriculum non era giudicato
ancora sufficiente (Ferruccio Busoni nel 1882):
I
musicisti desiderosi di ottenere il prestigioso riconoscimento accademico
presentavano una domanda scritta al presidente. A questa domanda faceva seguito
un vero e proprio esame di ammissione al termine del quale, se la valutazione
dell'esame era positiva, il nome del musicista veniva sottoposto all'assemblea
degli accademici, per la definitiva aggregazione, dietro il pagamento di una
tassa.
2°
Ammissione senza esame per musicisti di chiara fama che ne facevano esplicita
richiesta (Franz Liszt nel 1839):
Numerosi
musicisti gią affermati, desiderando ottenere l'ambito diploma accademico,
presentavano una domanda scritta al presidente, il quale, la sottoponeva
successivamente all'assemblea degli accademici. Se la maggioranza era d'accordo
sull'aggregazione, il candidato era ammesso senza esame, dietro il pagamento di
una tassa.
3°
Ammissione senza esame per musicisti di chiara fama, presentati da membri
autorevoli dell'accademia ( Hiller nel 1877)
Questa
forma di aggregazione avveniva per interessamento di singoli accademici che si
facevano garanti del candidato; si trattava di una pratica basata sulla
conoscenza personale o sulla raccomandazione (intesa non in senso dispregiativo;
la raccomandazione č da sempre alla base della professione musicale). Non era
previsto il pagamento di una tassa da parte del candidato proposto.
4°
Ammissione per acclamazione da parte del corpo accademico (Giuseppe Verdi
nel 1867):
Un
musicista di fama mondiale, al seguito dei suoi successi sulle scene bolognesi,
veniva proposto dal Presidente all'assemblea degli accademici per l'alto
prestigio che il suo nome recava all'Accademia Filarmonica. Naturalmente non era
richiesto il pagamento di nessuna tassa da parte dell'accademico onorario.
Cliccare
qui per richiedere il testo completo
|
|